1981. Nasce una band italiana che avrebbe segnato in maniera importante la scena underground anche se, come spesso accade, non ha mai ottenuto i giusti riconoscimenti. I Not Moving (il nome del gruppo deriva dall’omonimo brano dei DNA di Arto Lindsay, presente nella compilation del 1978 No New York ) si formano a Piacenza e partono inizialmente con post-punk/rock psichedelico finché l’incontro con il chitarrista Domenico ‘Dome La Muerte’ Petrosino dei Cheetah Chrome Motherfuckers (una delle più violente ed importanti band punk-hardcore italiane dell’epoca) porta al sound definitivo incorporando sonorità di matrice acid rock/garage. Questa formazione pubblicherà una manciata di lavori fino allo scioglimento nel 1988. La situazione del gruppo proseguì comunque con dei cambi di formazione finché nel 2019 il nucleo principale decide di riportare in vita il monicker modificandolo in Not Movin LTD.
Per tributare la band, nel 2005 la nostrana Go Down Records fece uscire una testimonianza live in formato CD+DVD, chiamata Live In The Eighties, che comprendeva parecchie tracce live prese da concerti nel periodo ottantiano. Causa il veloce sold-out, oggi l’etichetta pubblica una nuova versione, per la prima volta in vinile e con un ridotto numero di brani, selezionati personalmente dalla band. Anche questa nuova edizione include il documentario del 2005, con riprese live dell’epoca, interviste, retroscena e sarà scaricabile sito godownrecords.com
Il lotto di brani proposto, nonostante non sia molto corposo, offre una perfetta visione di ciò che la band ha rappresentato soprattutto in sede live dove si dimostra davvero furiosa. Le registrazioni sono molto grezze e ciò non fa che enfatizzare l’energia del gruppo soprattutto nelle micidiali cover “Cocksucker Blues” (The Rolling Stones), “Break On Through” (The Doors), “I Just Wanna Make Love To You” (Willie Dixon), e “Kissin Cousins” (Elvis Presley nella versione di The Saints). Tutte sono dannatamente distruttive al servizio del puro rumore e rendono chiara l’idea di che musicisti ci fossero sul palco. Ma la parte del leone la fanno i brani originali: la già citata “Kissin Cousins” e la vocalmente erotica “No Friend Of Mine” sono veri e propri inediti mai pubblicati, dei fulminanti concentrati di energia. “I Know Your Feelings” è un garage rock sporco e ruvido dall’animo punk (gli assolo sono stridenti come non mai) e fa coppia con la devastante “I Stopped Yawning” dove ogni membro della band appare veramente con il fuoco dentro a partire dalla indiavolata vocalist Rita ‘Lilith’ Oberti che non si fa certo pregare e sputa fuori tutto quello che ha dentro ma senza mai dimenticare la melodia che viene fuori nella stralunata e acida “Catman” (appare lo spettro di Lydia Lunch) e nelle tastiere new wave di “Sweet Beat Angel”. Le rimanenti quattro tracce sono letteralmente delle bombe a mano e farebbero impallidire anche una band di metal estremo attuale. “Suicide Temple” e “Looking For a Vision” hanno dei riff di chitarra (Dome La Muerte è superlativo) deflagranti accompagnati dalle tastiere di Mariella ‘Severine’ Rocchetta devote all’hard rock anni ‘70 mentre le botte ritmiche di basso e batteria sono la ciliegina sulla torta. “Spider” è puro punk con un drumming incessante di ‘Tony Face’ Bacciocchi che martella come un fabbro mentre in “Goin Down” è il basso di Dany Dallagiovanna a macinare terreno in una furiosa cavalcata alla Deep Purple.
Onore al merito alla Go Down Records per aver fatto rivivere una band praticamente sconosciuta a moltissime persone. Speriamo che possa essere la scusa per tornare in tour ed un possibile futuro nuovo disco. Da avere!
(Go Down Records, 2021)
1. I Know Your Feelings
2. Catman
3. Suicide Temple
4. Spider
5. No Friend Of Mine
6. Cocksucker Blues
7. Sweet Beat Angel
8. Looking For A Vision
9. I Stopped Yawning
10. Goin’ Down
11. Break On Through
12. I Just Wanna Make Love To You
13. Kissin Cousins