Se c’è una cosa che il sottoscritto ha imparato ad amare, da quando è entrato nel mondo delle recensioni, è il fatto di scoprire continuamente gruppi nuovi ed al contempo consolidare la propria cultura su nomi di culto. In questa sede tratteremo della nuova opera dei Part Chimp, combo inglese “relativamente nuovo” in quanto è attivo da circa quindici anni, ma alcuni suoi membri arrivano da una piccola realtà da non sottovalutare, ovvero i Ligament, che diedero alle stampe quella perla che fu Halfway Between San Juan And Mendoza. Questo Drool mantiene tutti gli elementi noise rock che i vari musicisti si portano dietro da anni ma, al contrario del lento e precedente Cheap Thriller, risultano ulteriormente potenziati tornando indietro alla varietà di in un album come Thriller e riconfermando le bordate chitarristiche votate alla deflagrazione primitiva.
Drool, sin dalla copertina, punta a colpire duro e lacerare la carne ma lo fa con una varietà disarmante che pochi possono solo permettersi. Si parte in maniera prepotente con i muri di chitarre della coppia Tim Cedar e Iain Hinchliffe nella traccia di apertura “Back From The Dead” un inno imponente a suon di fumi stoner/grunge e assoli acidi. La distorsione si fa sempre più pressante nella secca “Wallow” per poi lasciare spazio ai bassi trita budella del metal di “One In The Eye” per finire nel vortice violento di “Clever” a suon di vocals stralunate e la batteria di Jon Hamilton a dettare legge. Le tracce mostrano tutto il loro potenziale nel giro di pochi minuti e sebbene ci sia qualche intermezzo di troppo e qualche traccia più “canonica” verso la fine, il gruppo comunque si dimostra compatto e affiatato in molte occasioni come nel noise scheletrico della lisergica “Dirty Bird”, nel basso arrogante della titletrack “Drool” o nell’hardcore marcio di “It’s True, Man” dove compaiono le vocals urlate di Tim Farthing (già all’opera con i distruttivi Hey Colossus o nelle sperimentazioni degli Spleen).Come detto, in questo disco convergono tutti gli elementi cari ai Part Chimp ma vengono rielaborati in una veste più dinamica e variegata in modo da non risultare troppo fine a sé stessi facendo notevoli passi avanti nella maniera più naturale possibile senza snaturarsi o forzare le cose.
La musica gode di ottima salute anche grazie ai Part Chimp, finti ignoranti e seguaci del verbo rumoroso dei Sonic Youth oltre che del groove primordiale dei Melvins. Da non perdere!
(Wrong Speed Records / Learning Curve, 2021)
1. Back From The Dead
2. Wallow
3. One In The Eye
4. Clever
5. Timbolina
6. Drool
7 . Up With Notes
8. Howboutakiss
9. Dirty Bird
10. It’s True, Man
11. Usisa
12. Worms