Nascere nel 1986 e riuscire ad andare avanti ancora oggi con la stessa passione di un tempo è ancora possibile? Per il quartetto svizzero chiamato The Monsters a quanto pare sì. Nonostante il combo da Berna non sia stato così prolifico negli anni ha comunque deciso di ritornare con un nuovo album di cui il titolo è tutto in programma e mette bene in evidenza il senso di ironia che pervade il gruppo: You’re Class, I’m Trash. Capitanati nuovamente da quel vecchio volpone di Reverend Beat-Man (per chi non lo sapesse è anche il boss dell’etichetta Voodoo Rhythm Records) il gruppo sfodera un nuovo lotto di canzoni sempre impregnate di un lercio rock’n’roll/garage debitore degli anni ‘60 con diversi innesti di punk e boogie immersi nell’acido.
Anche loro segnati dalla pandemia non hanno lesinato in aggressività e cattiveria sparando delle bordate infuocate senza preoccuparsi di dover piacere alle persone. Il velocissimo proto-punk dell’opener “Gimmie Germs” è ai limiti umani del puro rumore e ciò non può che far piacere, specie per chi sguazza nell’underground. Ogni uscita della Voodoo Rhythm Records è sempre in bilico fra il “peggio del meglio” e la passione incompresa fatta di suoni scarni e canzoni travestite appositamente da mostro modello Nightmare. Non c’è da stupirsi quindi delle ossessioni rancide di “Smell My Tongue” o della raccapricciante fucilata metal di “Devil Baby” con quell’impressionante muro di chitarra, ma anche del rock’n’roll senza freni di “Stranger To Me”. C’è un amore quasi sadico, malato nei confronti della musica (quel tipo di rapporto che potrebbe ricordare Ichi the Killer di Takashi Miike) che attinge da generi come il southern/blues (“Dead”) o lo stoner rock (la devastante “My Down Is Your Up” è implacabile con delle vette di violenza notevoli) per poi filare dritto come un treno in corsa a suon di riff d’assalto e vocals asprissime nelle detonazioni soniche a nome “Blasphemy”, “Get Drunk On You” o il tornado di fuzz chiamato “Carpool Lane”. E’ un modo di fare musica che si è perso, così primitivo, tecnicamente scarno e con mezzi produttivi e di registrazione non certo all’altezza eppure il risultato appaga come se si guardasse per la milionesima volta Evil Dead di Sam Raimi chiedendosi come si faccia a non annoiarsi mai ad apprezzare un’arte fatta con quattro spiccioli. I The Monsters sono così: rocker che puoi trovare al bar sotto casa, musicalmente fastidiosi, scarsi e rumorosi, ma non si può fare a meno di volergli bene. Da segnalare anche che la band è stata contattata dal regista Mario Batkovic per collaborare alla colonna sonora di una piccola rock opera che verrà annunciata a breve.
Apprezzare dischi come questo significa amare la musica al 100%. Non c’è altro da aggiungere, “Se il volume è troppo alto, vai a casa!”.
(Voodoo Rhythm Records, 2021)
1. Gimme Germs
2. Smell My Tongue
3. Carpool Lane
4. Dead
5. Stranger To Me
6. Blasphemy
7. Yellow Snow Drink
8. Electro Bike Asshole
9. Get Drunk On You
10. I Love You
11. Devil Baby
12. My Down Is Your Up
13. Dead (Mortem Batkovic)
14. Gimme Germs (Live) (Hidden Bonus Track)
15. You’re Class I’m Trash (Hidden Bonus Track)