Chissà cosa sarà passato per la mente di Daniele Follero e Luca Masperone, autori de La storia di hard rock & heavy metal, nel momento in cui hanno deciso di impegnarsi in un compituccio da niente: scrivere un libro che tratti, appunto, la storia di un genere musicale tra i più complessi e frastagliati nel contesto della popular music. Edito da Hoepli e pubblicato agli inizi del 2021, l’opera è senza dubbio impressionante già dalle premesse, ma anche per il suo aspetto: un volume di oltre 450 pagine pensato, composto, impaginato e illustrato con una perizia considerevole. Anche data la mole contenutistica del libro abbiamo impiegato un po’ di tempo per leggerlo e parlarvene sulle nostre pagine, ma non potevamo rinunciare a scrivere di un’opera che consideriamo di grande rilevanza.
La storia… si compone di nove capitoli divisi in ordine cronologico, equamente ripartiti fra la prima sezione, che si occupa dell’hard rock e dei suoi progenitori, e la seconda che tratta l’heavy metal dalle origini, e fino a tutte le ramificazioni che conosciamo. Il bonus finale è un capitolo, il nono, interamente dedicato alla scena italiana, in tal modo dignitosamente tributata con una narrazione a sé stante. Già sfogliando le prime pagine a colpire è un lavoro grafico molto accattivante – stampato su carta lucida, pieno di colori e illustrazioni, il che potrebbe sembrare quasi ridicolo da specificare, se non fosse che, ricordiamo, abbiamo per le mani un testo corposo e densissimo di informazioni, che da solo rischierebbe di annoiare. Interessante è proprio la ripartizione del testo, che vede, a far da corollario alla narrazione principale, tutta una serie di specchietti e approfondimenti su temi specifici – un singolo aneddoto relativo a un episodio, una band, una label, o un dettaglio circa le innovazioni della strumentazione dell’epoca – oltre a una cronologia con le date chiave e una rubrica con le recensioni dei dischi più importanti del periodo storico relativo al capitolo in questione.
Insomma, va da sé che si tratti di un lavoro mastodontico, enciclopedico. E in tal senso, enciclopedica è anche la scrittura, ovvero asciutta, perlopiù imparziale, che si limita a illustrare la concatenazione dei fatti e degli eventi – d’altronde il titolo è La storia e questo viene trattato. A rendere interessante l’opera, e a distinguerla dal mare magnum di pubblicazioni simili già esistenti, è però l’estrema contemporaneità: gli autori hanno deciso di arrivare fino ai giorni nostri senza temere il breve distacco storico, trattando quindi le più recenti espressioni del genere – Ghost, Mastodon, Gojira, il djent, ad esempio – citando uscite ed eventi relativi persino all’anno in corso, come, tristemente, la dipartita di Alexi Laiho, o lo status del mercato discografico ai tempi del Covid. Purtroppo il capitolo sulla scena italiana, seppur ricco di particolari e di interessanti interviste ai protagonisti, manca proprio di uno sguardo, anche sommario e d’insieme, alla scena più recente e un pelo più underground rispetto ai grandi nomi, ad esclusione di un box sugli Ufomammut. Di particolare interesse, invece, specie per i più nerd, i riferimenti alla strumentazione o i brevi accenni alla tecnica e alla teoria musicale – uno dei due autori, Luca Masperone, è chitarrista e docente – che, ben dosati, collaborano alla completezza della trattazione.
La storia di hard rock & heavy metal pare proprio possedere tutti i crismi per divenire il testo definitivo sul tema, un’enciclopedia da sfogliare tutta d’un fiato per poi ritornarci quando abbiamo voglia di approfondire un determinato periodo o di interessarci a qualche curiosità; adatta all’intenditore navigato bramoso di dettagli così come al neofita che vuole avvicinarsi al genere. Se esistesse un corso di studi sulla musica pesante, questo ne sarebbe senza alcun dubbio il libro di testo.