Nel 2020 i norvegesi Airbag hanno dato alle stampe un piccolo gioiellino chiamato A Day At The Beach (trovate qui la recensione) che, sebbene con critici cambi di line-up, ha portato la proposta musicale del gruppo verso una raffinatezza ancora maggiore che in passato, sulla scia del prog/art rock di matrice ottantiana mischiata alla modernità introdotta da gruppi come i Porcupine Tree. Il disco ha ottenuto parecchi riconoscimenti di pubblico e critica e la band era decisa a portare in tour tale release. Purtroppo, a causa dei problemi legati alla pandemia da covid-19, ciò non fu possibile ma i musicisti non si sono persi d’animo e hanno deciso di ritornare tempo dopo nello stesso studio dove è stato registrato il disco (Subsonic Society Studio a Oslo) per un concerto in streaming che è stato anche filmato per questa nuova pubblicazione chiamata A Day in the Studio – Unplugged in Oslo che vede il combo nordico impegnato nell’esecuzione di brani interamente in acustico.
Questa speciale release contiene sei tracce audio più il DVD con l’intero concerto live (uscirà sia in CD che vinile) e darà importanza, per metà tracklist, al recente album per poi concedere agli ascoltatori due tracce da dischi precedenti: “Colours” (da Identity del 2009) e “Sounds That I Hear” (da Sounds That I Hear del 2006). L’ultimo brano che resta fuori è un inedito, “Come On In”.
Andando nello specifico dell’album va premessa una cosa importante. Essendo delle riletture in acustico di brani già usciti, moltissime sfumature vengono ridotte in favore di un impatto più easy ed emozionale a suon di vocals carezzevoli e chitarre. Non sempre però le versioni alternative possono portare a buoni risultati e nel caso degli Airbag è una via di mezzo. Citare una traccia piuttosto che un’altra serve a poco dato che nel complesso sono tutte simili con degli arrangiamenti molto minimali puntando molto sull’aspetto melodico e morbido. Si sente poco la differenza fra tracce le vecchie e quelle nuove e sebbene il mood sia intimo e soffuso, con quelle venature malinconiche tipiche del proprio sound, l’efficacia si dirada nel giro di pochi minuti. Si tenta comunque di dare della consistenza ai brani grazie ad un cantato ancora più intenso ed un sapore rustico nei riff e negli assoli che ricordano non poco i Tesla del magnifico Five Man Acoustical Jam del 1990 (considerato il primo disco dal vivo in acustico mai fatto). Purtroppo resta un po’ di amaro in bocca ed onestamente questo tipo di iniziative meriterebbe di essere inserito come extra in qualche edizione deluxe piuttosto che come uscita singola. Sia chiaro, il disco non è brutto ma perde il confronto con le tracce originali non dando nulla in più in termini di intrattenimento.
Disco consigliato unicamente ai completisti e fan del gruppo, ma per gli altri consigliamo i dischi in studio prima di buttarsi nell’acquisto.
(Karisma Records, 2021)
1. Machines And Men
2. Sunsets
3. Into the Unknown
4. Come on In
5. Colours (solo nella versione cd/vinile)
6. Sounds That I Hear (solo nella versione cd/vinile)
6.5