Il disco preso in esame oggi è un EP composto da solo quattro tracce, che per molti rappresenterà un tuffo nel passato. Con Mary Cream e il suo Pulse pubblicato sotto Club Inferno Entertainment abbiamo infatti modo per una manciata di minuti di respirare l’aria degli ambienti nu metal underground, atmosfera che pareva scomparsa più di 15 anni.
Con questa premessa avrete capito in primis che sarà una recensione breve, ed in secundis che siamo davanti a un lavoro estremamente citazionistico e nostalgico. Tutto in queste quattro tracce fa assaporare l’essenza del nu metal lontano dai riflettori, dalla strumentale alla voce e persino la produzione. Questo disco potrebbe essere tranquillamente inserito in quell’elenco di band underground che compaiono nelle compilation su YouTube, al fianco magari di nomi del calibro di Fear the Clown e NMSO4. Questo è quindi un lavoro prettamente citazionistico sotto ogni aspetto che non porta nessun tipo di innovazione o altro, semplicemente Pulse mostra passione e amore per un genere che un tempo dominava le classifiche.
Se si è appassionati di nu metal, soprattutto della scena underground, è sicuramente un nome recente da aggiungere alla propria lista di ascolti. Purtroppo, nulla di più promettente.
(Club Inferno Entertainment, 2022)
1. Nevermind
2. Chemical Wave
3. One for You
4. Inside