I Coma Hole sono un duo americano che si è preso i suoi tempi per pubblicare il primo ed omonimo EP Coma Hole. I tre anni di lavorazione, cosa non comune di questi tempi, sono serviti sicuramente per crearsi una propria personalità seppure sia ancora legata ad un immaginario fortemente attuale come l’accostamento delle voci femminili allo stoner/doom ma ci sono delle differenze che vanno evidenziate anche se ciò che si respira di più è un livello qualitativo non così scontato.
I quattro brani di questo dischetto sono spesso lunghi (alcuni oltre i dieci minuti) e percorrono sentieri molto dilatati dividendosi in due tronconi principali. Il primo vede “The Familiar” e “Old Climb” le tracce meglio riuscite del lotto. L’opener track poggia tutto sul basso mastodontico della vocalist Eryka Fir che si immerge in uno stoner/doom iper marziale e nerissimo. Un inizio tutt’altro che promettente a dire il vero, pregno di banalità, dato che lo stesso cantato della frontwoman non convince granché rivelandosi secco e banalmente cerimoniale. Ad un certo punto arriva la fulminata: entra in campo un micidiale riff di basso che disintegra tutto, le ritmiche si fanno dinamiche (con tanto di profumi grunge) ed Eryka si trasforma in una farfalla sfoderando una sorprendente prova vocale che si intensifica piano piano con un impeto meraviglioso dall’anima soul. La traccia successiva calca la mano su ritmiche forsennate (sugli scudi il drumming scatenato di Steve Anderson), voci potenti ed epiche fino ad un groove trascinante ben sorretto da enormi muri di basso. Una prima parte quindi degna particolarmente di nota. Il secondo troncone è più legato al doom nudo e crudo invero non così riuscito se non in maniera blanda. “Winds & Bone” trasuda una certa epicità che si perde con il passare dei minuti mentre la finale “Sinking” trasuda un allettante erotismo distorto che si fa altamente psichedelico nella parte finale.
Un debutto, insomma, diviso fra luci ed ombre eppure sorpassa nettamente molti colleghi con forza e vigore non inventando nulla ma puntando su brani ben composti e che faranno felici gli amanti dello stoner/doom.
(Autoproduzione, 2022)
1. The Familiar
2. Old Climb
3. Winds & Bone
4. Sinking