Dietro un aspetto da perfetti bravi ragazzi, quasi dei fighetti frequentatori dei country club si nascondono quattro pazzi scalcagnati dotati di immenso talento, capaci di cose cattive, ma mai, proprio mai prive di classe, Ouh La La né è la prova incontrovertibile.
Prima viene l’aspetto estetico e ti fai subito l’idea che i ragazzotti qui siano la solita bandicciola buona e brava, poi ti addentri e scopri che c’è qualcosa di bizzarro. Ultima fase è l’ascolto, cioè il godimento. I Tranzat non sono una band qualunque, forti di un paio di dischi usciti nel 2016 (Hellish Psychedelia) e nel 2018 (The Great Disaster) molto interessanti seppur non ancora maturi, ma in cui già si percepisce il crescente valore artistico, sono finalmente usciti con Ouh La La, un disco che come i precedenti si fregia di una goliardia unica, ma che nasconde al suo interno una capacità innata di fondere insieme stili complessi finanche inassociabili fra loro ed è così che oggi scrivo che Ouh La La è praticamente un monumento al progressive metal che si tinge dei colori tipicamente spennellati dal maestro Devin Townsend, delle convulsioni che i Leprous ci hanno abituato ad apprezzare e di quelle visioni oniriche e spiritiste che i Tool ci hanno insegnato a capire almeno in parte. Quello che rende tutta l’esperienza dell’ascolto questo disco un pochino destabilizzante è che contrariamente a della musica così precisa, articolata, colta e progressiva ci sono dei testi che sembrano scritti da un Gino Bramieri sotto l’effetto di una sbornia di assenzio. Questo sono i Tranzat, sono quell’amico strano che tutti evitano perché troppo bizzarro che non puoi fare a meno di frequentare, sono quel film troppo gore e allucinante per uno stomaco debole come il tuo, ma che non puoi non vedere perché soffri della sindrome della carcassa, ti impressiona il sangue ma devi vedere, DEVI.
È un disco in due fasi Ouh La La, quasi come ogni disco degli Elio E Le Storie Tese, il primo ascolto è tutta una risata e anche del piacere per le cose più in superficie, il secondo è una caccia al dettaglio e quindi una caccia infinita.
(Klonosphere Records, 2022)
1.Shall We Dance?
2.Lobster Beajolais
3.Mr. Awesome
4.Climbing Tibetan Mountains to Learn the Secrets of Mind
5.Lord Dranula
6.Morning Glories
7.My Dear Washer
8.Pillow Fight
9. Global Warning