Partiti come una sorta di crossover tra death metal e sludge, i transalpini Fange hanno visto negli anni la possibilità di evolversi, mutando il proprio sound degli esordi fino a giungere all’interessantissimo e trascinante industrial di questo pesantissimo Privation, in uscita per la Throatruiner Records.
Arrivati al loro quarto album, i Fange dimostrano di aver fatto virtù delle loro esperienze precedenti, realizzando quello che senza ombra di dubbio risulta essere il loro lavoro più maturo, sotto tutti i punti di vista. Privation trasuda infatti una violenza sonoro-verbale che attacca in modo diretto, senza compromessi. Un album abrasivo che intacca le nostre certezze, riducendole in polvere già pochi istanti dopo l’inizio del primo brano. Un autentico muro di suono opprimente che si fonde alla perfezione con l’idea di “cantare” (ovviamente tra virgolette) in francese, lasciando perdere l’inglese. L’idea che ogni idioma possa avere una sua dignità sostituendosi al cliché dell’inglese come unica strada percorribile è da tempo uno dei miei cavalli di battaglia e ogni volta che trovo realtà che la pensa come me è sempre una grande soddisfazione.
Rispetto al passato è (anche) la cura per i dettagli uno dei punti fermi che contribuiscono a fare la differenza: segno che la maturazione è avvenuta davvero a tutti i livelli. Non a caso, spesso, quello che appare “secondario” in realtà si rivela essere l’autentica struttura portante di un disco. Sottolineiamo con piacere come le inattese aperture “melodiche” (termine che apparentemente stride nel momento in cui lo associamo a un progetto come Fange, ma che è davvero quello che descrive meglio la realtà delle cose) sia vocali che sonore, finiscano per rappresentare quel quid indefinito che trasforma un buon album in un ottimo album. È proprio qui, quando il disco spiazza l’ascoltatore dopo averlo preso per mano e condotto laddove credeva di aver trovato delle certezze, che si realizza la maturazione di cui sopra e tutto crolla, permettendo al disco di decollare.
(Throatruiner Records, 2023)
1. À La Racine
2. Sang-Vinaigre
3. Les Crocs Limés
4. Né Pour Trahir
5. Enfers Inoculés
6. Portes D’Ivoire
7. Extrême-Onction