Idles > Brutalism

L’album d’esordio degli Idles si presenta interessante sin dalla copertina, in cui in una stanza scarna ed asettica troviamo un inginocchiatoio e la foto di una donna, una sorta di madonna contemporanea. Lei è la madre di Joe Talbot, cantante e leader del gruppo, che purtroppo durante la registrazione dell’album muore dopo una lunga malattia.…

Pathology > Pathology

Come ben sappiamo i Pathology non peccano di inedia, ma sono costantemente al lavoro per creare nuovo materiale. Negli ultimi tempi erano arrivati addirittura ad una cadenza annuale mentre quest’ultimo self-titled arriva dopo circa tre anni dal precedente Throne of Reign, cosa aspettarci dunque da suddetta release? Slam becero e pesantissimo, ovviamente! Pathology è un…

Anathema > The Optimist

“32 63N 117 14W”, l’intro di The Optimist, nuovo disco degli Anathema, rappresenta le coordinate della spiaggia di Silver Strand a San Diego, in pratica il luogo raffigurato sulla copertina di A Fine Day To Exit. Il sound, però, non si ispira al variegato disco del 2001 (se non per il concept), bensì al nuovo corso che…

Broken Hope > Mutilated and Assimilated

Sono passati cinque anni dal ritorno in attività dei seminali Broken Hope e dalla loro ultima fatica intitolata Omen of Disease, periodo durante il quale i Nostri si sono dedicati ad una fitta attività live ed alla stesura dei nuovi brani. Oggi i cinque statunitensi sono tornati a calcare la scena con un album ispirato ed…

Clustersun > Surfacing to Breathe

Giunti alla ribalta con l’album di esordio, Out of Your Ego, che gli fece guadagnare attenzione internazionale – si veda il tour statunitense di supporto al disco o la partecipazione a due delle seguitissime compilation di cover promosse da The Blog that Celebrates Itself – i catanesi Clustersun tornano a tre anni di distanza con…

Oceano > Revelation

In questi ultimi anni il deathcore sta vivendo di alti e bassi. Le debacle più note sono capitate ai Whitechapel e ai Suicide Silence, ma allo stesso tempo band come Thy Art Is Murder e Fit For An Autopsy stanno tenendo a galla tutto. Gli americani Oceano, dopo aver firmato per la famosa Sumerian Records,…

Billions Of Comrades > Rondate

Il Belgio è una fucina di band eclettiche soprattutto nell’ambito dell’indie rock. Da qui vengono anche i Billions Of Comrades, quattro ragazzi che al loro secondo album, di solito il più difficile, affermano la loro bravura nel saper gestire più impronte musicali, sfruttando un caleidoscopico sound che ancora una volta unisce suoni elettronici ed elettrici.…

Suffocation > …Of The Dark Light

Correva l’ormai lontano 1988 quando i Suffocation iniziarono a muovere i primi passi nella scena divenendo poi, negli anni successivi, una delle più prolifiche e grandiose brutal-death metal band della storia. Oggi, giunti all’incipit di quella che si preannuncia essere un’estate calda e afosa, eccoli dare alle stampe il successore di Pinnacle of Bedlam: stiamo…

Extremity > Extrimely Fucking Dead

La San Francisco Bay Area è notoriamente terreno fertile per la nascita di nuove realtà estreme. Culla soprattutto di certo thrash metal, le città attorno a San Francisco hanno  dato natali a band che hanno fatto la storia della musica rumorosa: per non citare i soliti Metallica, andiamo dai seminali Exodus fino alle sonorità grezze…

Thalos > Event Horizon

Con Event Horizon dei veneti Thalos, sembra chiara la strada intrapresa dalla neonata, ma che molto sta già facendo parlare di sé, Antigony Records, che, dopo quella dei Chasing Monsters, giunge alla sua seconda uscita. La strada è quella del post – rock, declinato in ogni sua forma. Quella dei Thalos ad esempio è una…

Vallenfyre > Fear Those Who Fear Him

Tra le uscite più attese di questo 2017 spicca decisamente la terza fatica targata Vallenfyre, combo britannico capitanato da Greg Mackintosh, chitarrista e fondatore di quella storica compagine che prende il nome di Paradise Lost – anch’essi, tra l’altro, in attesa di pubblicare un nuovo album, successore dell’ottimo The Plague Within. Qui le coordinate sono…

Time Lurker > Time Lurker

Time Lurker è il debut album dell’omonima one-man band francese, prodotto dalla connazionale Les Acteurs De L’Ombre. Per chi non la conoscesse, questa creatura ideata da Mick suona un sofisticato black metal atmosferico con elementi depressive e post-black che si intersecano egregiamente creando un sound claustrofobico e malinconico. Questo pregevole dischetto giunto nelle nostre mani…