Couch Slut > You Could Do It Tonight

Se mi domandassero quale potrebbe essere la colonna sonora ideale per la fine del mondo, beh, l’unica risposta sensata che potrei dare è il noise; che sia rock, che sia metal, poco importa. Noise come se, per l’appunto, non ci fosse mai più un domani. Il perché è presto detto. È un genere che al…

Sijjeel > Affiliation of Horrid Containment

I Sijjeel, band il cui nome risulta piuttosto arduo da pronunciare, sono una realtà brutal-death metal proveniente dall’Arabia Saudita che aveva debuttato nel 2022 con un disco piuttosto interessante entrando a far parte del roster della Comatose Music. Oggi, a due anni di distanza, ecco arrivare il secondo full-length intitolato Affiliation of Horrid Containment, pronto…

Bongripper > Empty

Chi li conosce sa che dai Bongripper non ci si può aspettare altro se non la totale distruzione sonora, il sordo annientamento che solo il doom metal al suo apice può garantire. Una delle band più pesanti che abbiano mai calcato la scena musicale, con Empty i quattro di Chicago non deludono le aspettative e…

Coroza > As Within

Tra le infinite strade che possono condurre all’incontro con nuovi moniker in emersione dall’inevitabile fase di apprendistato di inizio carriera, farsi catturare o almeno ben disporre a priori dall’artwork di una cover non è probabilmente l’approccio più ortodosso, ma confesso che qualche volta cedo volentieri alle lusinghe grafiche confidando in una corrispondenza tra immagini e…

Kati Rán > S​Á​LA

Agli appassionati di folk, probabilmente, il nome di Kati Rán alias Kaat Geevers suonerà familiare, ma per chi non la conoscesse è bene fare un minimo di retrospettiva per inquadrare meglio il suo percorso e di come esso si sia sviluppato. La musicista olandese si fece già un nome nel circuito grazie alla sua presenza…

Nest > Fabled Lore / Hidden Stream

La nostrana Avantgarde Music stavolta va ringraziata davvero: è grazie a questa etichetta se nei prossimi mesi troveremo ristampato il catalogo di Nest, duo guidato principalmente dall’Artista e grafico Aslak Tolonen e autore di un particolare folk ambient, atmosferico ed acustico dai tratti sciamanici e mistici. Il carattere distintivo di Nest è l’uso del Kantele,…

The Ghost Inside > Searching for Solace

Ogni volta che affronto un disco metalcore cado in un profondo stato di inquietudine. Mi ritrovo a meditare, una sorta di Pensatore di Rodin, rimugino sui perché di questo mio malessere e, magicamente, ne vengo a capo. Il genere non è nelle mie corde, o meglio: non si tratta di nulla di epocale e trascendentale,…

Alfre’D + Burla22 > Creatura

Uno splendido connubio di atmosfere asfissianti e testi pungenti accompagna l’ascoltatore mentre Creatura opprime il petto. L’album è frutto della collaborazione tra il riminese Burla22 – di cui ebbi già il piacere di recensire il bellissimo Haboob (2023, Drown Within Records, Light Item) – e Alfre D’. Il risultato è estremamente convincente nonostante la differenza…

Insect Ark > Raw Blood Singing

Il nuovo lavoro a nome Insect Ark porta cambiamenti piuttosto importanti in seno alla band. Dana Schechter, trasferitasi a Berlino, città che lei definisce vibrante e perfetta come luogo per collaborazioni, amplia la line-up del suo progetto, aggiungendo dietro alle pelli Tim Wyskida (Blind Idiot God, Khanate) anche lui trasferitosi nella capitale tedesca. Oltre all’aggiunta…

Ulcerate > Cutting the Throat of God

Gli Ulcerate non hanno certo bisogno di introduzioni. Attivo dal 2002, il terzetto di Auckland, Nuova Zelanda, ha sempre avuto una marcia in più. Ogni lavoro dei Nostri è una piccola ed oscura gemma di ipertecnico death metal, e ogni disco dovrebbe essere analizzato al microscopio: canzoni lunghe e complesse, scritte, suonate ed arrangiate in…

Ufomammut > Hidden

Conosciamo gli Ufomammut come pilastri di un genere musicale che in Italia non ha esempi portanti ai quali fare riferimento, a parte qualche straordinaria eccezione che trova sempre più seguito e comprensione all’estero. La band scelse coraggiosamente, nel lontano 1999, di essere pressoché la prima in Italia ad abbracciare questo tipo di musica che all’epoca…

Glories > An Expanse of Color

Quanto mi erano mancati i Glories. Sono passati quattro anni da Distant After, uno dei miei personalissimi dischi “rifugio” del genere. Uscito durante la pandemia, è uno degli album di post-rock strumentale che ho ascoltato di più negli anni, salito tantissimo nella mia classifica personale delle opere in grado di mettere in pausa qualunque tipo…