Soul Dissolution > SORA

È un lavoro incredibilmente autunnale questo SORA a firma Soul Dissolution. Il trio belga non è una novità nell’ambito del post-black metal, attivo com’è da ormai quasi dieci anni (anche se, va detto, le uscite sono sempre state piuttosto sporadiche e mirate). Strazianti, melodici e ipnotici, la musica proposta dai Nostri ha anche un insolito…

Tension Span > The Future Died Yesterday

In uscita il 30 settembre l’album di debutto dei Tension Span, trio dark punk di Oakland che vede come componenti membri dei Neurosis, Dystopia e Asunder: musicisti estremamente dotati e rodati con radici nel movimento dei Young Punks e che durante gli anni Ottanta si sono trasferiti a Oakland, California, abbandonando monotoni spazi urbani e…

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Vessel of Iniquity > The Path Unseen

Siamo ormai abituati ad avere un ricco catalogo di album dall’impatto catastrofico e cataclismico, ma in questo 2022 un disco così deviato non si era ancora fatto sentire. Oggi quindi sarà mia premura cercare di districare questa matassa di orrore e dolore in forma di industrial black a tinte grind e noise. Vessel of Iniquity…

Ars Onirica > II: Lost

Lo confesso, l’arrivo in redazione di album tricolori mi procura ancora e sempre qualche preoccupazione, nell’eterno dubbio che la “conterraneità” e la spinta a sostenere la scena metal nazionale possano anche inconsapevolmente condizionare la penna, in sede di recensione, finendo per coltivare un occhio di riguardo per le band coinvolte anche a prescindere dai contenuti.…

Orm > Intet • Altet

Cosa significano “Intet” e “Altet”? Questa è la prima domanda, assolutamente lecita, che può venire fuori approcciando il nuovo lavoro dei danesi Orm. Come è facile intuire, è in danese che si devono tradurre queste due parole; letteralmente “il Niente” e “il Tutto”. Da questa dicotomia che fa convivere in modo turbolento ma spontaneo i…

Crone > Gotta Light?

I tedeschi Crone non sono sicuramente tra le band più attive nel panorama musicale, ciò nonostante quando si affacciano al mercato discografico è perché hanno qualcosa di interessante da condividere, come nel caso di questo Gotta Light? Il titolo prende ispirazione da un episodio di Twin Peaks, celebre serie a firma David Lynch, e sebbene…

OvO > Ignoto

Gli OvO festeggiano la nascita del decimo figlio, un disco composto da due lunghe suite dalle atmosfere dilatate che hanno il sapore di un viaggio di sola andata per l’inferno, tra un visioni distopiche e voglia di nuove rinascite. In questo ultimo lavoro il duo palesa tutta la maturità acquisita in anni e anni di…

Firtan > Marter

I tedeschi Firtan tagliano orgogliosamente il traguardo del terzo full length nel 2022 con Marter, dopo due dischi davvero apprezzabili e che già facevano intuire un’evoluzione da parte del quartetto. Restando attaccata alla scelta del tedesco come lingua cantata, la band fa un ulteriore passo in avanti dal punto di vista compositivo rispetto al già…

Holy Fawn > Dimensional Bleed

Gli Holy Fawn sono dei maestri nel mettere in musica quello che non c’è, nel rendere musicalmente tangibile l’intangibile. L’EP Realms ce li aveva fatti conoscere, il primo full Death Spells ci aveva fatto innamorare di loro, il secondo EP The Black Moon aveva fatto intravedere una faccia più intima e dimessa della band dell’Arizona,…

Abrams > In the Dark

L’evoluzione solida degli americani Abrams continua sul percorso sensazionale iniziato nel 2013 a Denver, in Colorado, con la produzione di tre EP diversi tra loro, con sonorità vicine allo stoner metal. La band aggiunge un nuovo elemento alla sua line up e crea le basi energiche per il nuovo lavoro: In the Dark vede infatti…

Crippled Black Phoenix > Banefyre

Il polistrumentista Justin Greaves e il suo super gruppo Crippled Black Phoenix si riprendono le scene con un album notevole ed emotivamente devastante. Il collettivo sperimentale continua la sua lunga marcia dal lontano 2004, ritagliandosi ogni volta un piccolo frammento incantevole, che spiazza di gran lunga ad ogni ascolto. Le sonorità prendono spunto dal doom…

King Dude > Death

Thomas Jefferson Cowgill ha sempre avuto le idee chiare circa la sua incarnazione King Dude. Un percorso iniziato poco più di dieci anni fa con Love, proseguito con Fear, Sex, e culminato dopo alcune divagazioni con il presente Death, disco che a detta del Nostro chiude di fatto una storia, un percorso che doveva necessariamente…