Foxtails > fawn

Vi è mai capitato di capire che vi sareste innamorati di un album fin dai primi minuti di ascolto? A me sì, con fawn dei Foxtails è stato infatti un imprinting immediato. Questo è il quarto album della band originaria del Connecticut, uscito per Skeletal Lightning a metà gennaio 2022. Esso vede l’ingresso nella formazione…

Oh Hiroshima > Myriad

Avevamo lasciato gli Oh Hiroshima nel 2019 con Oscillation, un album che ci aveva convinto a metà, complice il suo status di successore dell’immenso In Silence We Yearn, un vero monumento alla musica triste. La band post-rock svedese ritorna in questo marzo 2022 con Myriad, pubblicato ancora una volta da Napalm Records, e, tra un…

Embryonic Devourment > Heresy of the Highest Order

Ci eravamo lasciati con gli Embryonic Devourment esattamente a metà del 2014, anno in cui avevano pubblicato Reptilian Agenda, disco che non aveva convinto completamente; oggi a ben 8 anni di distanza tornano alla carica con il quarto album da studio, intitolato Heresy of the Highest Order, intenzionati a riscattare il proprio nome. Tuffandoci nell’ascolto…

Salo > From Melmac With Hate

Esordio dei francesi Salo con un LP dal titolo provocatorio ed ironico, From Melmac With Hate (citazione di un celebre episodio della saga di James Bond e della serie tv di Alf) ed una produzione impressionante a livello di sound e tecnica, tant’è che sembra quasi riduttivo definire l’album semplicemente come garage. Le influenze sono…

Abysmal Dawn > Nightmare Frontier

Tolto il fatto che il titolo probabilmente è una strizzata d’occhio al titolo From Software Bloodborne, Nightmare Frontier è un EP che per i fan degli Abysmal Dawn rappresenta una bella sorpresa; certo, ci sono solo due pezzi inediti, ma ci sono anche due cover davvero carine. Solitamente io sono contrario alle cover, ma solo…

Messa > Close

Nel folto e appassionato panorama musicale italiano, i Messa occupano un posto sempre di maggior rilievo. Infatti, oltre a cimentarsi in qualcosa che fanno in pochi in Italia, la band veneta riesce a farlo sempre dannatamente bene. La loro combinazione di doom, stoner, hard rock psichedelico e jazz ha incuriosito fin da subito e li…

King Bastard > It Came From The Void

I King Bastard sono dei giovani di belle speranze che hanno fondato il gruppo nel 2018 durante il periodo universitario. Il quartetto di New York decide quindi di dedicarsi a costruire un proprio sound prima con un paio di demo (“Have You Seen This Man?” ed il live “Live at the Haunted Barn”) e poi…

MoE > The Crone

Attivi dal 2009, i MoE sono un gruppo per cui è inconcepibile l’idea di inattività, visti non solo i diversi lavori pubblicati (The Crone è il loro quarto album ma vanno considerate anche molte collaborazioni) ma pure i concerti che ormai hanno tenuto anche in diversi stati al di fuori del panorama europeo. Intraprendenza che…

AUA > The Damaged Organ

Sperimentazione, rock, elettronica, Germania: ebbene sì, si parla di kraut rock (sebbene non sia l’unico elemento presente) nell’ambito del secondo disco degli AUA, duo da Lipsia composto da Fabian Bremer e Henrik Eichmann. Questo The Damaged Organ esplora, in profondità, diversi concetti come l’alienazione, la ricerca dell’identità e l’osservare la società in maniera distaccata come…

Sylvaine > Nova

È scontato ma forse anche necessario tirare in ballo Alcest quando si parla di Sylvaine. Il progetto di Kathrine Shepard, polistrumentista norvegese trapiantata in Francia, ha moltissimi tratti in comune con quello del buon Neige, al punto che talvolta non si riescono a trovare differenze. I due hanno collaborato spesso, andando inevitabilmente ad influenzarsi in…

Seremonia > Neonlusifer

I finlandesi Seremonia (traducibile in cerimonia) arrivano alla quinta tappa della loro carriera dopo ben sei anni dall’ultima fatica discografica. Come il nome può far intuire, questo quintetto si propone come un mix del dark rock di fine anni ‘60 (Coven e Black Sabbath ma anche i sottovalutati High Tide), folk oscuro modello Blood Ceremony…

The Sea Shall Not Have Them > Debris

Il duo australiano The Sea Shall Not Have Them continua a seguire il suo percorso strumentale creando un vortice di emozioni lineari e sperimentali. Nel nuovo lavoro in studio Debris, prodotto per l’etichetta connazionale Bird’s Robe, i due musicisti prendono diversi spunti dal precedente lavoro Mouth, album di debutto eccellente, che li ha collocati sulla…