Gods Forsaken > In a Pitch Black Grave

Gods Forsaken nascono in Svezia, totalmente in sordina, nel tardo 2016; nel giro di pochi mesi danno alle stampe il loro primo full-length, senza passare dai canonici demo ed EP di norma utilizzati per “scaldare i motori”. La band non è certo composta da ragazzi “di primo pelo”, ma da veterani della scena svedese, in…

Ball > Ball

I Ball sono una band svedese che, dopo un primo singolo divenuto sold-out in poco tempo, arriva al debutto discografico con l’omonimo Ball. Questa oscura formazione nordica, di cui non si hanno particolari informazioni, si presenta con un sound tra il retro e qualche intrusione leggermente estrema. L’approccio musicale, pur essendo diretto, non disdegna delle…

Neo Noire > Element

I Neo Noire sono un gruppo proveniente da Basilea, che con il loro hard rock muscolare, riescono a proporre un disco fresco e genuino. Nelle fila della band possiamo annoverare Fredy Rotter (Zatokrev, The Leaving, Crown) e Thomas Baumgartner, che si era fatto conoscere nell’underground elvetico una decina di anni fa con il gruppo industrial…

Oranssi Pazuzu > Farmakologinen

Farmakologinen non è nulla di nuovo: uscito ad un giorno di differenza da Kevät / Värimyrsky – EP inedito di due canzoni – Farmakologinen risulta una riedizione dello split del 2010 con i Candy Cane, il cui progetto si è chiuso definitivamente. Parliamo dunque di canzoni rimasterizzate, che rappresentano il punto di transizione fra Muukalainen Puhuu,…

The Soundbyte > Solitary IV

Forse a molti il nome The Soundbyte non dirà molto ma dietro a questo progetto si nasconde il mastermind dei The Third And The Mortal, ossia il chitarrista Trond Engum. Questo disco, chiamato Solitary IV, è il quarto disco della band, nata ormai nel lontano 1998, che comprende diversi ospiti tra cui le voci di Tone…

Hideous Divinity > Adveniens

Li avevamo lasciati nell’invidiabile posizione di rivelazione del miglior brutal/technical death metal italiano, ad un livello oramai pari (e per alcuni superiore) ad Hour of Penance e Antropofagus. Li avevamo persino intervistati. Ed ora ecco di ritorno gli Hideous Divinity con Adveniens. Chi aveva gustato con piacere l’impasto musicale proposto in Obeisance Rising e Cobra Verde troverà qui senz’altro…

Buzz Rodeo > Combine

Due anni dopo Sports i Buzz Rodeo tornano con un nuovo album, che presenta qualche cambiamento all’interno della formazione ma che in termini di musica continua a viaggiare sui binari tracciati in precedenza dalla band tedesca. L’entrata nel gruppo della bassista Daniela Schübel, in sostituzione di Gernot Schad, non cambia le carte in gioco: i…

Buffalo Grillz > Martin Burger King

Trascorsi cinque anni dall’ultimo album Manzo Criminale e rimaneggiata un po’ la line up con gli inserimenti di Mizio (Whiskey & Funeral, Spectral Forest) e Pacio (Dr.Gore) esce, sempre per la Subsound Records, il terzo lavoro dei Buffalo Grillz. Con Martin Burger King i grinders romani proseguono la loro ironica battaglia contro la mcdonaldizzazione del…

Brian Jonestown Massacre > Don’t Get Lost

Il diciottesimo album studio dei Brian Jonestown Massacre, uscito esattamente un anno dopo Third World Pyramid, si lascia definitivamente alle spalle le velleità post-punk del predecessore per tornare a sonorità più lineari e psichedeliche. Il risultato è un disco gradevole ed accattivante, che raggiunge probabilmente il suo apice all’altezza di “Resist Much Obey Little” e…

Show Of Bedlam > Transfiguration

Fin dall’inizio di “Blue Lotus” (brano davvero enorme) e della successiva “Taelus” capiamo subito che cosa abbiamo messo nel nostro lettore: un malsano album fatto di doom/sludge/noise con atmosfere inquietanti che spengono qualsiasi forma di luce. La voce inquietante e urlante della predicatrice Paulina Richards è sempre in bilico tra la schizofrenia di Kerstin Haigh…

Shadow Of Intent > Reclaimer

  Se da un lato il 2017 è stato un anno “nero” per quanto riguarda la scena deathcore mondiale, che ha visto il declino di alcune importanti realtà, dall’altro però è stato largamente bilanciato dalla fulgida ascesa di alcune nuove leve che hanno dato alle stampe album di grande caratura: l’esempio più eclatante sono senza…

Shores Of Null > Black Drapes For Tomorrow

Tre anni fa Quiescence irrompeva a sorpresa sulle scene raccogliendo un feedback considerevole, anzi straordinario per un debut album. D’altronde non capita spesso di firmare con la Candlelight per un disco d’esordio, e in seguito di promuoverlo con una serie veramente lunghissima di concerti in tutta Europa. Si tratta di risultati invidiabili per una band…