Nick Oliveri > Hits At All – Vol.1

Chi bazzica nella musica da anni non può non conoscere Nick Oliveri. Testa rasata, pizzo da caprone e occhio spiritato, Nick ha donato le sue linee di basso a band seminali come Kyuss e Queens of the Stone Age. Il suo essere estremo lo ha sempre reso un eterno outsider, spesso cacciato dalle band in cui…

OvO > Creatura

Dopo tre anni di studio ed al termine di una proficua raccolta di samples sonori ed idee, il 9 dicembre 2016 ha salutato l’uscita di Creatura, l’ultimo degli otto album – split ed EP esclusi dal computo – firmati OvO, l’inconsueto duo formato da Stefania Pedretti (voce e chitarra) e Bruno Dorella (batteria, synth e…

Gateway > Scriptures of Grief

  Scriptures of Grief  è il nuovo bestiale e pesante album della one man band belga Gateway, che con solo tre tracce (per un totale di trenta minuti scarsi) ci fa capire cosa si possa celare dietro a questo nome. Le coordinate sono fortemente orientate sul doom/death; quello catacombale e pachidermico, privo di luce e…

Syberia > Resiliency

La prima traccia del secondo disco dei Syberia lasciava presagire un album variegato e colmo di splendide ricchezze musicali, ma purtroppo Resiliency in breve tempo risulta di ben altra pasta. Il post-rock della formazione di Barcellona è ben suonato e contiene discreti arrangiamenti, ma pecca su diversi elementi che si andrà ad analizzare in questa…

Klimt 1918 > Sentimentale/Jugend

Gli anni passano, ma non il desiderio di condividere pensieri ed emozioni attraverso la musica. Il quartetto romano Klimt 1918 ritorna nel 2017, dopo una lunga assenza dalle scene, con un’opera ambiziosa e allo stesso tempo pericolosa. Suddetta opera (data la notevole mole di materiale accumulatosi nel tempo) esce in veste doppia, sotto il nome…

Départe > Failure, Subside

Neurosis. Un enorme monolite granitico. Fermo ed inossidabile. Ulcerate. Fumo nero che spira dal terreno circostante. Bestie non meglio identificate in un ossessivo giro in tondo. Behemoth, o post hardcore? Mai visto insieme così funesto. Né, si può dire, mai visto un nome quale Départe. Eppure l’effetto di tale nome ce l’abbiamo davanti: una massa…

Unison Theory > Arctos

Dalle viscere della nostra Capitale debuttano gli Unison Theory con Arctos, concept album che rende omaggio al thriller di James Rollins. Molto gradevole l’artwork, che impreziosisce senza dubbio il disco, un concentrato di tech death contaminato da altre influenze molto vicine al metal moderno. A sprazzi pare di ascoltare un ibrido tra i Meshuggah e…

Twinesuns > The Empire Never Ended

Da quando O’Malley e Anderson si sono praticamente appropriati della scena drone degli ultimi anni, è sempre più difficile riuscire a creare un album che non abbia quel retrogusto amaro di “già sentito”. “No! Try not. Do! Or do not. There is no try.”. I Twinesuns non ci provano, lo fanno direttamente e ci riescono,…

Glitter Wizard >Hollow Heart Tour

C’era grande attesa per il terzo album dei californiani Glitter Wizard, il primo prodotto dalla Heavy Psych Sounds, presentato come un progetto ambizioso nel quale i cinque talentuosi musicisti s’impegnavano a fondere hard rock e psichedelia. In effetti è sempre interessante vedere come una band evolve album dopo album e, nel caso di Hollow Heart Tour, anche…

Kayo Dot > Plastic House on Base of Sky

Ascoltare la nuova opera del progetto avantgarde Kayo Dot lascia delle sensazioni contrastanti. Plastic House on Base of Sky, questo il nome dell’album targato 2016, è un viaggio che parte dalla fine per poi tornare al principio, un disco che si involve pur contenendo al suo interno una ricchezza sonora disarmante; una ricchezza che si…