Sara Parigi > Stanza

Sara Parigi arriva al debutto discografico dopo diversi anni di intenso lavoro, prima con la sua ex band Lady in the Radiator, poi da solista. Stanza, uscito lo scorso anno in collaborazione con Viceversa Records, è un album che necessita di assoluta attenzione, e che deve, per forza di cose, avere il proprio spazio anche…

Tayne > LOVE

Il trio industrial britannico Tayne ci presenta il suo debutto LOVE con cui apre il proprio 2025. L’album è un viaggio interiore, in cerca dell’espressione più autentica del dolore. Un percorso che vede come compagni di viaggio desiderio e amore, conflitto e paura. Un album che, stando a quanto dice lo stesso Matthew Sutton, mente…

Danefae > Trøst

Il quartetto danese Danefae arriva al secondo album. Trøst apre questo nuovo anno nel migliore dei modi. Il disco infatti ha un fascino particolare che ruota intorno alla scelta di cantare in madrelingua: scelta che valorizza al massimo il ruolo di Anne Olesen, cantante e principale autrice dei brani. La sua è una presenza –…

Divine Sentence > Promo ’24

Spesso capita che realtà indipendenti, senza santi in paradiso, finiscano per essere soffocate – e quindi disperse nell’etere – dall’eccesso di offerta che intasa le nostre caselle mail. Entra quindi in gioco la fortuna, o il fato, a seconda di quella che è la filosofia cui facciamo riferimento, nel momento in cui spuntano dal nulla cassette…

Oldest Sea > Judith Slaying Holofernes

Giuditta che decapita Oloferne è un dipinto realizzato nel 1620 circa dalla pittrice italiana Artemisia Gentileschi conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Il soggetto, già affrontato nel 1602 da Caravaggio, fa riferimento all’azione con cui Giuditta prima circuisce e poi decapita Oloferne, il feroce generale nemico, e viene associato al desiderio femminile di rivalsa…

Qlowski > The Wound

Secondo album e secondo centro per i Qlowski. A distanza di tre anni dal fortunatissimo debutto Quale Futuro? il duo italo-britannico prosegue nel suo matrimonio artistico con la Maple Death Records, iniziato con la realizzazione di un paio di EP in 7″ negli anni a cavallo tra il 2018 e il 2020. Nel momento in…

Tv Dust > Transition

Il trio milanese arriva finalmente alla pubblicazione del primo album. Transition è infatti la logica, e inevitabile conclusione, a cui erano destinati i Tv Dust dopo una quaterna secca di EP, raccolti dalla Maple Death Records – che cura anche questo loro esordio – in una intrigante edizione a doppia cassetta uscita nell’estate del 2022.…

Francesco Lurgo > The Gentle Whale

Francesco Lurgo, ex-FLeUR, mette a segno il suo secondo album solista grazie alla visionaria e allucinata lungimiranza sonora della 13/Silentes, punto di riferimento di primissimo piano per chi cerca nella musica quel qualcosa che sente dentro, ma a cui non riesce a dare forma. Concettualmente legato ad un immaginario acquatico, The Gentle Whale sposta l’obiettivo…

Ævangelist > Perdition Ekstasis Meta

La storia degli Ævangelist è tipo una soap opera, tra scissioni, cambi di lineup, qualcuno che prosegue con il nome della band, altri che spariscono dai radar, album pubblicati come nuovi ma che in realtà sono semplici riproposizioni di uscite passate e tante altre belle cosette. E se vi è venuto il mal di testa…

Mogwai > The Bad Fire

La leggendaria band scozzese Mogwai si riaffaccia sulle scene con l’undicesimo album in studio. La trentennale carriera dei Nostri ha avuto grande influenza su tutta la scena underground a tinte post-rock già dagli anni Novanta e in ogni lavoro pubblicato Stuart Braithwaite e compagni hanno sempre inserito nuova linfa vitale, realizzando produzioni eccellent, che hanno…

VVAA > Best of Jethro Tull (Redux)

Rispetto all’altra release che la Magnetic Eye Records ha dedicato ai Jethro Tull, quella della versione Redux dello storico Aqualung della band di Ian Anderson, questo Best of Jethro Tull (Redux) ha a nostro avviso un appeal minore. Cerchiamo di spiegarci al meglio. Si tratta di due release sostanzialmente simili, ma solo a prima vista.…

VVAA > Aqualung (Redux)

La Magnetic Eye Records continua nella sua opera di rivalorizzazione dei grandi classici del passato. E dopo aver rivisitato – sempre sotto forma di compilazione – tra gli altri The Wall dei Pink Floyd, Electric Ladyland di Jimi Hendrix e Back in Black degli AC/DC, guarda stavolta in casa Jethro Tull. Pensare di introdurre nomi…