Bologna Violenta > Cortina

Chi bazzica nella musica underground sa perfettamente chi è Bologna Violenta e come in tempi assolutamente non sospetti riuscì a proporre qualcosa di nuovo e davvero fuori dai canoni. Partito come one-man band, il progetto ha preso ora le distanze dalle drum machine forsennate e dall’industrial grind, fatto di campionamenti estratti da film poliziotteschi e…

Onryō > Mūto

Il primo EP dei romani Onryō, uscito per la Everlasting Spew, è in qualche modo legato tematicamente a filo doppio con il folklore e la demonologia giapponese. Non un concept, ché pur sempre di EP si sta parlando, ma giusto dei richiami che aiutano ad immergersi nel loro universo estetico. A iniziare dal moniker, Onryō,…

Full Of Hell > Trumpeting Ecstasy

La leggenda vuole che a casa di Dylan Walker e co. i vocabolari non conoscano la parola “pausa”. Non ci sono tregue per i prolifici Full Of Hell che, dal lontanissimo 2009, seminano un terrorismo musicale inzuppato di sperimentazioni e di sfumature varie, per poi raccogliere consensi e seguaci. Proprio le varie sperimentazioni sono il…

Algiers > The Underside of Power

Figli di una Motown distopica, gli Algiers si sono fatti conoscere già nel 2015 con il loro debutto omonimo spiazzante. The Underside of Power conferma le potenzialità del combo anglo-americano e li eleva a Next Big Thing della musica di questo decennio musicale troppe volte già accusato di non riservare alcuno sprazzo di personalità o originalità musicale.…

The Black Dahlia Murder > Nightbringers

Sono passati circa due anni dalla precedente opera intitolata Abysmal, ed ecco tornare alla ribalta i prolifici nonché ormai blasonati melodic death metallers The Black Dahlia Murder che si preparano, con il nuovo platter intitolato Nightbringers, a scuotere queste sonnecchiose giornate autunnali. “Widowmaker” mette subito in chiaro gli intenti della band presentandosi come brano energico…

Direwolves > The Great Year

A tre anni di distanza dal full length Aegri Somnia tornano in scena i francesi Direwolves con l’EP The Great Year. Sei tracce per quasi 20 minuti, uscito, come molte cose buone che arrivano dalla Francia, per la Throatruiner che conferma, album dopo album, la bontà del proprio operato. Il post-hardcore dei Direwolves non è…

Arch Enemy > Will To Power

Sono passati tre anni, più di quanto la band impieghi di solito per un nuovo album, dall’opaco War Eternal in casa Arch Enemy, il primo disco con Alyssa White Gluz alla voce. Il salto di qualità tanto agognato non avvenne in quel periodo, ma adesso con l’ex-Nevermore Jeff Loomis subentrato in pianta stabile al posto…

Terry Green > LP

Sarebbe stato difficile, quasi impossibile, che qui da noi, in Italia dico, si fosse parlato dell’ultimo lavoro dei canadesi Terry Green, LP, se non fosse che l’etichetta pugliese Upwind Records, punto di riferimento dello screamo italiano, lo ha coprodotto – assieme a Zegema Beach Records, RIP in Peace Records, Zipzalp Records e Middle-Man Records. Sarebbe…

Grog > Men of Low Moral Fiber

I Grog sono un interessante duo strumentale che proviene da Reggio Calabria. Dopo il primo EP rilasciato sotto Musichette Records lo scorso anno, tornano con Men of Low Moral Fiber per la medesima etichetta. La partenza elettro di “The Great Jeeg in the Sky” è delle più fuorvianti. Dalle prime note di “Got Ham” si…

Echolot > Volva

Gli Echolot sono un power trio proveniente dalla Svizzera che, dopo un primo disco chiamato semplicemente I (trentasette minuti di fuzz e improvvisazioni), ritorna con Volva, sotto l’egida dell’etichetta Czar of Crickets, sempre attenta agli artisti locali. Rispetto al disco precedente, a distanza di un solo anno, gli svizzeri fanno notevoli passi avanti a livello…

Nick Oliveri > No Hits At All Vol. 3

Terzo capitolo della trilogia che la Heavy Psych Sounds ha dedicato all’ex-bassista di Kyuss e Queens Of Stone Age, che probabilmente completa il meritato omaggio ad uno dei musicisti underground più influenti della sua generazione. Diciamo subito che rispetto ai precedenti questo Vol. 3 si apprezza soprattutto per il ritmo indiavolato ed i suoni grezzi…

Arcane Roots > Melancholia Hymns

Il trio inglese Arcane Roots ha prodotto Melancholia Hymns, un album decisamente diverso dal precedente Blood & Chemistry (2013). Le prime differenze si possono notare già dai credits (Andrew Groves anche alle tastiere e Jack Wrench alla batteria dopo l’uscita dalla band di Daryl Atkins) e dall’ascolto dei due singoli “Curtains” e “Matter”, estremamente diversi fra…