Purgatory > Omega Void Tribvnal

I tedeschi Purgatory sono una death metal band sulla scena dal 1993, con ben otto full-length all’attivo, tra i quali contiamo l’appena uscito Omega Void Tribvnal. Tuffandoci nell’ascolto dell’ultima fatica del combo di Nossen ci troveremo a fare i conti con un death metal di stampo americano, con un occhio di riguardo verso quelle formazioni…

Livhzuena > Dark Mirror Neurons

È incredibile il successo che hanno avuto i Gojira in Francia e nel resto del mondo. Il combo francese ha davvero fatto scuola, soprattutto nella loro terra natia: tra i loro allievi possiamo annoverare i Livhzuena, attivi dal 2011, dei quali oggi recensiamo il debutto Dark Mirror Neurons. Per orientarvi al meglio, stiamo parlando di…

Gadget > The Great Destroyer

  C’è chi ormai li dava per sciolti o scomparsi dalla scena e invece, rullo di tamburi, sono tornati in grandissima forma. Di chi stiamo parlando? Degli svedesi Gadget, formazione dedita al grindcore puro ed incontaminato in attività dall’ormai lontano 1999 ma della quale non si avevano più notizie da ormai svariati anni. A ben…

Traktor > Mean Business

Non confondiamoci: che ci crediate o meno, esistono svariati gruppi che si firmano sotto la dicitura TRAKTOR, ma quelli che oggi interessano a noi sono svedesi, hanno appena rilasciato il loro quarto album Mean Business e suonano un post hardcore che per voce e musica ricorda smaccatamente Cedric Bixler-Zavala e i suoi At The Drive-In.…

Rotten Sound > Abuse to Suffer

  Dopo ben cinque anni dal precedente Cursed tornano in azione gli attuali dominatori della scena grind europea, stiamo parlando dei finlandesi Rotten Sound, acclamati successori dei Nasum, da sempre attivi con grande impegno e talento in ambito grindcore. Abuse to Suffer è una pura aggressione sonora, trenta minuti in cui i Nostri scatenano una…

Yndi Halda > Under Summer

Curiosa la storia degli inglesi Yndi Halda (“Godi la Beatitudine Eterna” in norreno antico), un gruppo che esiste da oltre quindici anni e che una decina di anni fa rilasciò senza troppi clamori un demo (di una durata di oltre un’ora) che non era passato inosservato ai signori della Big Scary Monsters, che hanno saggiamente…

Panopticon > Autumn Eternal

Tempo fa avevamo recensito Roads To The North, recente fatica dell’instancabile polistrumentista americano Austin Lunn anche conosciuto sotto il moniker Panopticon. A solo un anno di distanza dall’ultimo lavoro ci ritroviamo davanti al suo successore con la speranza di approcciarci ad una release di eguale qualità e, perché no, forte di un lavoro di lima…

Baroness > Purple

Rosso, blu, giallo, verde, Purple. Il percorso cromatico-discografico dei Baroness arriva alla sua quarta tappa, con un lavoro che ha fatto parlare di sé mesi prima dell’uscita, a causa di un singolo soft (“Chlorine & Wine”) che ha scontentato molti fan della band di Savannah. Volendo sorvolare sul refrain “Erano meglio prima”, talmente banale che…

ACxDC – Disparo! > Split 7”

Quando un paio d’anni fa, gli ACxDC avevano terminato, nel cuore dell’estate, il loro primo (e finora, unico) tour europeo, l’italianissima etichetta d.i.y. Here and Now! Records aveva annunciato che la prossima release del quintetto powerviolence di Los Angeles sarebbe stata prodotta proprio da lei, ero letteralmente balzato sulla sedia, colmo di gioia e d’aspettative:…

Magrudergrind > II

Ai più non sarà sfuggito l’ossessivo talent scouting messo in atto dalla Relapse da un po’ di tempo a questa parte. La storica etichetta statunitense ultimamente sta ampliando sempre più il proprio bacino d’utenza, ma se c’è un genere che non ha mai abbandonato, quello è il grindcore. Non stupisce dunque veder pubblicato per i…

David Kollar > The Son

Ognuno di noi ha un modo tutto suo di somatizzare gli eventi negativi della propria vita. C’è chi si rifugia nell’oblio esistenziale, chi cancella completamente l’avvenimento e chi infine decide di sfruttare tali negatività per realizzare opere che possano lenire il dolore e la sofferenza. David Kollar appartiene sicuramente a quest’ultima categoria e il suo…

Hate & Merda > La Capitale Del Male

Secondo lavoro per il temibile duo italiano, che, con i sincopatici e travolgenti iniziali conati di “Foh”, infila subito lame taglienti nelle nostre mani e striscia carta vetrata sulla nostra faccia senza pietà.  Dialoghi, urla, interludi, sussurii, monologhi, citazioni e generale strazio fanno sempre parte del disagio e dell’instabilità emotiva degli Hate & Merda.  Il…