Hope Drone > Void Lustre

A distanza di ben quattro anni dal monolitico esordio targato Relapse Records, Cloak of Ash, gli Hope Drone tornano alla ribalta con Void Lustre. Quest’ultimo, stando alle parole della band, sarebbe stato forgiato dal dubbio, dalla disperazione e dal lutto. I brani avrebbero inoltre subito un fine processo di cesellatura attraverso varie riscritture, al fine…

Synteleia > Ending Of The Unknown Path

Sottogenere del sottogenere, il cosiddetto hellenic black metal vanta una storia prossima a compiere i trent’anni di vita, se consideriamo l’anno 1993 come annus mirabilis per il metal estremo greco, poiché videro la luce (capo)lavori quali Thy Mighty Contract, His Majesty at the Swamp, Eosforos e Crossing the Fiery Path. Tre delle quattro pubblicazioni citate…

Mithridatic > Tetanos Mystique

Con una formazione quasi immutata rispetto al 2005, anno in cui la band è stata fondata (inizialmente con il nome di Mariscorn), i francesi Mithridatic giungono quest’anno al secondo disco della loro carriera. Tetanos Mystique ha delle fondamenta solide su una base letteraria, essendo ispirato a scrittori quali Celine e Bukowski. Questo concept intricato viene…

Aseethe > Throes

Assodato quanto il doom metal, ad oggi, goda di buona salute, dimostrata quantomeno in termini sia di qualità che di quantità della proposta, è doveroso esaminare anche la forma assunta da tale panorama, scoprendo come e quanto essa sia mutata dai suoi albori ad oggi, in più di trent’anni di iterazione. Il caso del doom…

Hate > Auric Gates of Veles

I polacchi Hate possono vantare ben vent’anni di carriera e nonostante spesso siano stati eclissati dalla fama dei conterranei Behemoth, venendo considerati come semplici fratelli minori, hanno dimostrato sempre grandi capacità ed un percorso di crescita solido ed inarrestabile. Con questo Auric Gates of Veles hanno tagliato il traguardo dell’undicesimo full length da studio, dandoci…

Kludde > In the Kwelm

Il monicker Kludde ai più non dirà nulla, e invece la band di Aalst (Belgio) è in giro addirittura dal 2001, seppur a scartamento dirotto: In The Kwelm è infatti appena il secondo full-length del combo fiammingo. La tenacia della band è stata oggi premiata da un contratto con la connazionale Consouling Sounds, sempre molto…

Inter Arma > Sulphur English

Gli Inter Arma non dovrebbero avere bisogno di tanti preamboli. La band di Richmond è arrivata quest’anno al quarto full length, Sulphur English, uscito sempre per Relapse. E’ un album che però, stavolta convince a tratti, sicuramente nella seconda metà dell’album. Dalla delicatezza di “Stillness”, brano legato a filo doppio con il singolo “Howling Lands”,…

Karakorum > Fables and fairytales

Due anni dopo il loro disco d’esordio Beteigeuze, un originale concept album con un solo pezzo diviso in tre parti, il quintetto bavarese Karakorum torna con Fables and Fairytales, album composto da tre canzoni distinte che non tradisce il loro trademark a base di jazz, symphonic rock e blues con l’aggiunta di un’atmosfera degna del…

Impavida > Antipode

Un buon primo album e poi il silenzio. La carriera degli Impavida sembrava finita precocemente dopo l’uscita di “Eerie Sceneries”, piccola gemma relegata all’underground della scena tedesca che per avere un successore ha dovuto aspettare oltre un decennio. Ci troviamo qui, infatti, a undici anni di distanza a parlare di Antipode, con molta curiosità di…