Sarkrista > Sworn to Profound Heresy

Giunti al loro decimo anno di attività, i blackster tedeschi Sarkrista proseguono la loro collaborazione con l’etichetta Purity Through Fire riaffacciandosi con un nuovo album a due anni di distanza dal precedente Summoners of the Serpents Wrath, passo cruciale nel percorso evolutivo della band. Le nove tracce che compongono l’ultimo Sworn to Profound Heresy, terzo…

LÜT > Mersmak

Misconosciuti in Italia, i LÜT sono una alternative band norvegese che ha avuto un buon successo di critica con il loro album di debutto Pandion uscito nell’ormai lontano 2015.  In tutta onestà in redazione nessuno aveva mai sentito parlare di questa giovane formazione scandinava, ma per chi scrive è stata una bella scoperta ed un’occasione…

Aara > Triade I: Eos

Ascoltare un certo tipo di metal porta inevitabilmente ad avvicinarsi a storie e racconti orrorifici: partendo da pilastri heavy come Iron Maiden o King Diamond, passando per i Possessed o i Cathedral, fino ad arrivare alle nuove leve, come i Portal, i riferimenti sono infiniti. In linea generale, il metal ha sempre attinto a piene…

Thron > Pilgrim

La Germania ha sempre avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’heavy metal più puro, ma anche nel metal estremo (dal thrash metal seminale degli anni ’80 fino al death e al black metal) ha sempre detto la sua, ed è proprio da quella che fu l’antica Alemannia che vengono i Thron, band proveniente dalla regione…

Korpse > Insufferable Violence

I Korpse sono una band Olandese dedita allo slamming brutal death metal formatasi nel 2013, riuscita rapidamente ad emergere dalla massa di band slam che stavano pian piano prendendo piede, grazie ad una spiccata personalità ed un buon songwriting ed oggi, nel 2021, sono approdati al terzo disco da studio intitolato Insufferable Violence. “PTSD” da…

Empyrium > Über den Sternen

Se dovessimo stilare un’ipotetica lista di band metal che non hanno mai avuto, per un mare di motivi, la visibilità che meritavano, per quanto mi riguarda il nome degli Empyrium andrebbe sottolineato più e più volte. Nel fitto (è il caso di dirlo) sottobosco di formazioni folk/doom metal che hanno popolato il globo in questi…

Dsknt > Vacuum γ – Noise Transition

Quello di Sentient Ruin è un nome che richiama sistematicamente l’estremismo sonoro in ogni sua forma. Laddove qualcuno cerca di spingere al massimo la propria necessità di “andare oltre”, di distruggere i postulati esistenziali di un genere musicale, di guardare negli occhi il presente senza fuggire dalle proprie responsabilità e dalle proprie colpe, potete stare…

Isgherurd Morth > Hellrduk

Una mezz’ora di black metal che va a toccare varie derive del genere che si sono contraddistinte negli anni, senza mai dimenticare le origini, le tenebre primordiali che rimandano direttamente agli anni ’90. Gli Isgherurd Morth si presentano senza mezzi termini con un album feroce e intraprendente, nato dall’unione di menti già attive in altri…

Eximperitus > Šahrartu

La band dal nome più astruso sul pianeta terra è tornata a colpire con Šahrartu, secondo album dalla loro nascita datata 2011, uscito per Willowtip Records. Per chi non lo sapesse il vero nome degli Eximperitus è però Eximperituserqethhzebibšiptugakkathšulweliarzaxułum. Complicato? Decisamente sì, e siamo sicuri che la maggior parte di noi li ha scoperti per…

Skrei > Burning as Undead

Ci sono dischi di cui si riesce a riconoscere il valore in tempo praticamente reale, mentre li ascolti per la prima volta. Sai già che tutto quello che avresti voluto fare verrà procrastinato a data da destinarsi, perché la giornata ha preso una piega diversa da quanto programmato. Interrompi il disco che hai appena iniziato…

Harakiri For The Sky > Mære

L’artwork del nuovo disco degli austriaci Harakiri For The Sky, forse più degli altri album, lascia uno strano senso di perplessità e può aprire le porte a diverse interpretazioni e non è un caso che anche la musica del duo vada di pari passo spostando l’attenzione su una via non così chiara come ci si…

Concrete Ships > In Observance

L’EP omonimo degli inglesi Concrete Ships aveva messo in luce un trio assolutamente da tenere d’occhio, con un sound che presentava idee non ancora così battute, o meglio espresse in maniera un po’ più originale del solito. Tre anni sono passati e i risultati sono sorprendentemente ancora più eccitanti di quel che si poteva pensare.…