Death Machine > Dawning Eyes

I danesi Death Machine si sono sempre contraddistinti per il loro genere specifico e originale che, pur facendo riferimento agli anni Sessanta e Settanta, si esprime con un sound che va dagli anni Ottanta fino ai giorni nostri e la loro ultima fatica Dawning Eyes non tradisce tale trademark. Dell’album abbiamo infatti ascoltato alcune canzoni…

Wojtek > Nell’abisso del mio io

Ebbene, i Wojtek, condottieri della Padova lorda, quella che puzza di asfalto bagnato, rientrano in carreggiata con quello che possiamo prendere per l’anticamera di una seconda vita. Nell’abisso del mio io arriva nelle nostre case con delle novità. Quali? Nell’abisso del mio io giunge dopo un periodo in cui molti di noi si chiedevano cosa…

Bosco Sacro > Live at Chiesa Armena

Registrato alla Chiesa Armena all’interno di villa Albrizzi Marini degli Armeni vicino al Brenta, l’album è un’ottima rappresentazione di quello che sono i Bosco Sacro in questo momento. Il risultato finale, quello di un disco che riesce a liberare energia in una catarsi di rara intensità emotiva, che è anche, e, soprattutto, immedesimazione e simbiosi…

Obstruktion > The End Takes Form

A quattro anni dal loro debutto (Monarchs of Decay, che potete scaricare gratis su Bandcamp), tornano alla carica gli svedesi Obstruktion con la loro nuova fatica intitolata The End Takes Form. Non sono mai stato un fan accanito del classico hardcore, soprattutto per la marea di gruppi tutti uguali che copiano i soliti nomi, ma…

Last Leaf Down > Weight Of Silence

Non dovrebbe stupire che il post-rock, in tutte le sue declinazioni, stia trovando sempre più affinità con lo shoegaze. Sono due linguaggi che condividono una vocazione all’evasione, un modo di abitare il suono che dissolve i confini dell’Io, lasciandolo perdersi in feedback ariosi, tremoli sospesi, climax che sembrano mantra emotivi. Se il post-rock spesso rinuncia…

Grumo > Sons Of Disgust

L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Un vecchio adagio che i connazionali Grumo vogliono rispettare, ed omaggiare, con il loro nuovo album Sons Of Disgust. Ci hanno messo ben dieci anni, spesi tra concerti tra Italia e Europa, un lasso di tempo enorme, ma alla fine l’attesa ci ha ripagato con un disco che…

Teitanblood > From the Visceral Abyss

C’è un termine che va tantissimo in questi anni: esperienziale. Lo sentiamo e leggiamo in qualsiasi ambito, dalle cucine stellate ai resort di lusso, dalle serate particolari in locali ambitissimi a weekend in posti sperduti che una volta avremmo semplicemente chiamato “Culandia”. Ma esperienziale possiamo anche impiegarlo quando si ascoltano dischi di un certo tipo.…

Dead Meadow > Voyager To Voyager

Il fenomenale percorso cosmico dei Dead Meadow, trio hard heavy americano nato nel lontano 1998, ha segnato un’intera generazione musicale portando in stampa dieci capolavori in studio ricchi di sfumature vintage ed emozioni espansive che arrivano dritte al cuore, caratterizzati da un timbro psichedelico unico su tutta la scena anni Novanta. Questo nuovo capitolo Voyager…

LA NIÑA> FURÈSTA

Si parla spesso, e a sproposito, di neofolk. E lo si fa guardando all’estero, soprattutto al nord Europa, come se si trattasse di una prerogativa solo quei luoghi, legata a un certo tipo di mitologia. Noi però siamo italiani, che ci piaccia o meno, che abbia ancora un significato o meno. Viviamo nell’estremo sud di…

LF > La Bambina e i Mostri

Questo di LF (al secolo Giacomo Biancalana, già uscito con la Seahorse Recordings con i suoi Misère de la Philosophie, in cui si occupa della batteria) è un debutto straniante, che riporta alla mente un certo modo di fare musica ormai dimenticato, quello del cantautorato sperimentale degli anni Settanta che si slegava dai canoni estetici,…

Sofia Härdig > Lighthouse of Glass

Mi piace pensare che Grind on the Road possa diventare uno spazio in cui la musica trova la sua ideale collocazione, indipendentemente da quello che è il genere che propone, non fosse altro che per il fatto che considero ancora forte, e attuale, l’idea che la musica possa, anzi debba, abbattere barriere e steccati. Ragion…

Walnut Grove DC > Deeper

Mi arriva un messaggio sul cellulare, è la redazione che mi chiede se voglio occuparmi di un disco, c’è la label che garbatamente preme, non conosco la band, mumble mumble. Rispondo al volo, sciorinando la mia consueta solerzia e professionalità (ok, me la canto e me la suono), scrivendo “sono già in ascolto, datemi un…