Worm Shepherd > Ritual Hymns

Mi sono avvicinato ai Worm Shepherd per via della curiosità che aveva suscitato in me la descrizione breve fatta dall’etichetta e l’interessante artwork del loro ultimo lavoro, Ritual Hymns. Questo mi ha permesso di scoprire una band assolutamente valida e degna di nota, quindi bando alla ciance e tuffiamoci subito nell’esplorazione di questo secondo disco…

Bummer > Dead Horse

Avevo sentito parlare di Bummer sul finire del duemilaventi, quando realizzarono uno split 7″ con The Body (ora sold out), che ascoltai distrattamente, preso da altre priorità. Me li ritrovo oggi, a distanza di un anno con un album devastante, che mi ha entusiasmato ben oltre quello che avrei potuto pensare. Il loro è stato…

Pilgrimage > Sigil of the Pilgrim Sun

“Scandinavia storicamente in pole position, area anglosassone a debita distanza, Italia che difende posizioni ormai da tempo consolidate, penisola iberica in forte ascesa, Francia specializzata in produzioni estreme/sperimentali” …se dovessimo chiedere ai devoti delle sonorità doom/death una rapida (e forzatamente sommaria) ricognizione geografica alla ricerca delle roccaforti europee di uno dei generi figli della lezione…

Naresh Ràn > Gli Alberi Non Vogliono

Costantemente impegnato nella sperimentazione, a meno di un anno dall’ottimo URBEXXX-XI (2021, Dischi Devastanti Sulla Faccia) l’autore fiorentino Nàresh Ran ritorna a scolpire nuove architetture sonore attraverso un EP che ha come fulcro centrale l’idea della comunicazione tra il musicista e lo spazio che lo ospita, manipolando il suono attraverso pochi strumenti e senza l’utilizzo…

Sara Davachi > Antiphonals

     “I just like to be cocooned by sound” Basterebbe questa frase per riassumere l’ultimo disco di Sarah Davachi. Attiva dal 2013, specialmente nel contesto della musica elettroacustica, è stata definita come il punto di incontro tra Terry Riley e Èliane Radigue. Artista molto prolifica (Antiphonals è la 19° pubblicazione) che da sempre cerca…

Hypocrisy > Worship

Otto anni sono lunghi e quanta acqua è passata sotto i ponti per Mr. Peter Tägtgren; un disco dei Pain, la sua creatura electro/industrial più orecchiabile, e ben due dischi del progetto industrial metal Lindemann con l’omonimo Till dei Rammstein. Dopo questa lunga attesa il nostro genio e polistrumentista svedese ha deciso di fare ritorno…

Dead Space Chamber Music > The Black Hours

Purtroppo ho scoperto il magico mondo di Dead Space Chamber Music quando già avevo mandato in redazione le mie scelte per il duemilaventuno, altrimenti il top album sarebbe stato sicuramente The Black Hours. Non si può stare dietro a tutto ciò che esce quotidianamente, questo è chiaro, ma devo comunque recitare un grosso mea culpa per essermeli lasciati…

Ars Magna Umbrae > Throne Between Worlds

I, Voihanger è ormai un pilastro dell’underground estremo ed atmosferico, direi ci sta abituando bene sotto molti aspetti. Ars Magna Umbrae, one-man band dalla Polonia è una delle tante stelle che brillano di luce nera, con il suo black metal di matrice Deathspell Omega, ma non è solo per questo che vale la pena buttarci…

Lhaäd > Below

Il mare, con la sua vastità, la sua pericolosità e le innumerevoli forme di vita che ospita, è sempre stato fonte di ispirazione per la letteratura, per il cinema e anche per la musica; le profondità marine sono uno degli argomenti più interessanti e misteriosi relativi alle grandi distese d’acqua che occupano il 71% della…

Ingested > The Surreption II

A distanza di 10 anni i britannici Ingested tornano con una versione completamente rinnovata di The Surreption. Quando uscì questo lavoro non riscosse grandissimo successo, ma in un certo senso ha potuto consolidare il combo sulla scena metal estrema. Il remaster di questa prima fatica lo possiamo toccare con mano e notiamo come questo gruppo…

Genocide Pact > Genocide Pact

Genocide Pact è uno dei tanti sinonimi di ignoranza, violenza buzzurra, fedeltà a uno stile che un pochino alla volta sta scomparendo. Ma sì, fatemi levare questo sassolino dalla scarpa per dire che questo nuovo Genocide Pact della omonima band mi da motivo di ascoltare qualcos’altro quando mi rendo conto che Coffins, Asphyx e Obituary…