Hebosagil > Yössä

La Finlandia ha una scena musicale decisamente particolare. Nata nel periodo d’oro fra gli anni ‘50 e ‘60 si formò prima con dei riadattamenti di pezzi mainstream in lingua madre, per poi crearsi piano piano una propria identità con esponenti rock come The Renegades o Wigwam, arrivando a numeri più consistenti sia nel cantautorato che…

Dark Worship > Flesh Of A Saint

Alcuni di voi lettori ricorderanno la Tartarus Records per aver promosso tempo addietro l’ultima fatica degli All Are To Return, magnifico progetto industrial meritatamente ben recensito da noi. L’etichetta olandese torna alla ribalta proponendo un altro interessantissimo disco ad opera del collettivo post-industrial Dark Worship, intitolato Flesh Of A Saint. Con questa premessa non può…

Eight Bells > Legacy of Ruin

C’è qualcosa di evocativo, arcano e subdolamente affascinante nella musica degli Eight Bells. Originaria di Portland, Oregon, la band è principalmente la creatura di Melynda Jackson, musicista al tempo impegnata con i Subarachnoid Space e che una volta terminata l’avventura con questa band decide di buttarsi a capofitto in un nuovo progetto nel quale è…

Deep Valley Blues > III

Il progetto nostrano (dalla Calabria) Deep Valley Blues nasce nel 2016 e nel giro di pochi anni dà vita a diversi album, fra cui questo nuovo e terzo disco chiamato III, uscito in ritardo a causa dei numerosi problemi causati dalla pandemia, che è composto da sonorità sludge/southern oltre che dalle classiche derive psichedeliche che…

Mountaineer > Giving Up The Ghost

I Mountaineer vengono da Oakland e il qui presente Giving Up The Ghost è il quarto album per la band, che nel corso della sua storia ha subito alcuni cambi di line-up e aggiustamenti di genere, fino ad assestarsi all’attuale sestetto. La proposta dei Nostri è generalmente inseribile nel filone del post-metal, ma forti e…

Superlynx > Solstice

Avevamo incrociato i norvegesi Superlynx in concomitanza del terzo album (Electric Temple) che aveva lasciato una buona impressione, seppure non da strapparsi i capelli, nell’ambito del doom psichedelico. Per ingannare l’attesa per l’uscita del nuovo disco, al momento in lavorazione, la band decide di pubblicare un EP digitale intitolato Solstice ovvero un’opera che omaggia le…

Zeal & Ardor > Zeal & Ardor

E con il terzo album, Manuel Gagneux decide che per il suo progetto Zeal & Ardor è arrivato il momento di confrontarsi con il grande pubblico della scena estrema. Il self-titled uscito l’11 febbraio scorso è probabilmente il lavoro più metal e dinamico della formazione newyorkese, meno intriso del misticismo tutto spiritual che permeava Devil…

Big Scenic Nowhere > The Long Morrow

Ritorna sulla scena musicale il progetto Big Scenic Nowhere, sorta di collettivo che raggruppa diversi nomi di spicco nel panorama rock californiano: Bob Balch (Fu Manchu), Tony Reed (Mos Generator), Gary Arce e Bill Stinson (Yawning Man) sono la formazione principale più un paio di ospitate ovvero Reeves Gabrels (The Cure) e Per Wiberg (Opeth).…

Deathbell > A Nocturnal Crossing

A volte penso che ci sia solo un enorme e giustificato motivo per cui è nato il doom metal, quello condito di stoner, ossia dare vita a immagini sonore che ti facciano sentire solo e disperso in una foresta abitata da streghe, le streghe quelle belle, quelle terrificanti che si vedono in un bellissimo film…

Bad Bed > The Globus Pilgrim

E bravi i Bad Bed. Li avevo menzionati nell’ultima parte dei GOTR Awards, la sezione in cui ho menzionato le cose che più attendevo. Adoro che non si siano fatti aspettare. The Globus Pilgrim è immenso e alieno, un disco cosmico ed evocativo. Un disco che non sta né in cielo né in terra, ma…

Inerth > Void

Composto durante il confinamento dovuto alla pandemia di Covid-19, Void è il primo full length degli spagnoli Inerth, nati tre anni fa dalle ceneri del riuscito progetto grindcore Looking for an Answer. Il lavoro ci permette di fare la conoscenza di un gruppo che, ad oggi, si era espresso solo per mezzo di un EP…

Pure Wrath > Hymn To The Woeful Hearts

Pure Wrath è un progetto partorito dalla fulgida mente di Januaryo Hardy, polistrumentista indonesiano dotato di un discreto talento e di una creatività decisamente frizzante. Dopo il passaggio alla Debemur Morti Productions e l’uscita nel 2020 dell’EP The Forlorn Soldier, il progetto Pure Wrath si era un po’ assentato dalle scene, tornando dopo un paio…