Winter Dust > Unisono

I Winter Dust tornano, dopo cinque lunghi anni dall’ottimo Sense by Erosion, con la loro nuova fatica che porta il nome di Unisono. Questo disco è un passo avanti, un passo coraggioso che oltre alla vistosa adozione della nostra lingua madre, presenta delle composizioni più semplici, quasi minimaliste e con una sfumatura più malinconica del…

Plague Bearer > Summoning Apocalyptic Devastation

Situazione abbastanza curiosa quella riguardante gli americani Plague Bearer: si tratta infatti di una formazione dei primi anni Novanta, che poi aveva cambiato nome in Drawn and Quartered, blasonata band old-school death metal; giunti nel 2023 il frontman Herb Burke ha pensato bene di riportare in auge questa creatura sopita, portando di fatto i Plague…

Terveet Kädet > Kaikki kaikkia vastaan

Ci sono alcune band che possono vantare, seppur in contesti misurati e “di nicchia”, il ruolo di leggende. I Terveet Kädet sono una di queste, senza mezzi termini. Attivi da più di 40 anni e sempre attenti a raccontare i lati più duri e violenti della vita, i finlandesi (lapponi in realtà) sono, per il…

Dawn Ray’d > To Know the Light

Nati nel 2015 e con all’attivo due full e due EP, i Dawn Ray’d si sono sin da subito distinti per una natura intransigente, rabbiosa ma al tempo stesso malinconica, melodica ma anche travolgente, unendo il black metal al folk sotto la bandiera dell’antifascismo, della lotta di classe (prima) e del fiero nichilismo (più recentemente).…

Atsuko Chiba > Water, It Feels Like It’s Growing

La creatura mistica Atsuko Chiba da Montreal si appresta ad affrontare una nuova e tumultuosa avventura. Il loro orchestrale viaggio sonoro tocca gli orizzonti perduti e deliziosi di un’emblematica narrazione visiva, che si colora d’intenso nel loro sound post-rock con il quale il collettivo riesce a trasmettere un emozione espressiva. In questo terzo full-lenght Water,…

Hail the Void > Memento Mori

Elogi, lodi, celebrazioni, panegirici e finanche peana… ma anche fucili costantemente puntati e lenti di ingrandimento in occhiuto servizio permanente. Che si tratti di sport, lavoro, politica o arte in una sua qualsivoglia articolazione, iniziare una carriera con lo status di “predestinati” prevede inevitabilmente un significativo quoziente di difficoltà, con il corollario di una sorta…

Upcdownc > Duel

Dopo ben ventitré anni di carriera alle spalle, il gruppo progressive strumentale Upcdownc non ha mai smorzato il suo entusiasmo, creando un impatto disarmante nel loro mondo visivo e memorabile. Sono passati tre anni dal loro precedente lavoro Score, nel quale la band esplorava un viaggio autentico fatto di alti e bassi e cambiamenti lineari,…

Mutamento > Passare Attraverso

Mutamento è il progetto solista di Andrea Allodoli, già impegnato dietro le pelli dei Void Of Sleep e The Doormen. In questo nuovo progetto esplora le sfumature più malinconiche e oscure della musica elettronica, in un equilibrio perfetto tra paesaggi timbrici che inneggiano alla santa saturazione e l’accompagnamento acustico della batteria. “L’origine” è l’introduzione perfetta…

Wolves in Winter > The Calling Quiet

Sebbene siano una compagine abbastanza giovane, i Wolves in Winter hanno dimostrato di avere le idee molto chiare: vogliono suonare musica pesante. Gli inglesi infatti si collocano in un crocevia molto ben misurato di più stili, che vanno dall’heavy più tradizionale al doom dei Paradise Lost. A dirla tutta, guardando la line-up si può constatare…

The Canyon Observer > Figura

Il sottotitolo di quest’album dei The Canyon Observer potrebbe tranquillamente recitare: “Come sbagliare il pezzo di apertura e condannare un album all’oblio”. Credo di aver provato questa fastidiosa sensazione pochissime altre volte in passato. Ma, mai come oggi, sento che la scelta degli sloveni di aprire il loro recente Figura possa a pieno titolo rientrare…

Burla22 > Haboob

Ultima fatica per il riminese Burla22, che dopo due anni torna a sporcare in maniera gloriosa le nostre orecchie con la complicità della Drown Within Records e di Light Item. Lo stile che da sempre lo contraddistingue in questo disco diventa ancora più estremo, graffiante e oppressivo. Il risultato, Haboob, è un compendio di saturazione…

.gif from god > Digital Red

Tra le tante cose inutili con cui combatto quasi quotidianamente, torna spesso a trovarmi l’idea di dare una risposta, che possa suonare, non dico definitiva, ma quanto meno soddisfacente, alla domanda che da anni mi pongo a fasi alterne, e cioè: quale sarà il sound del futuro? Impossibile non ritrovarsi nuovamente a ragionare sull’argomento mentre…